Mentre mia moglie mi serviva la cena , le presi la mano e le dissi:”
Devo parlarti”..Lei annuì e mangio’ con calma..La osservai e vidi il
dolore nei suoi occhi..quel dolore che all’improvviso mi bloccava la
bocca..Mi feci coraggio e le dissi:” Voglio il divorzio”..Lei non
sembro’ disgustata dalla mia domanda e mi chiese soavemente: ”
Perche’..?” Quella sera non parlammo piu’ e lei pianse tutta la
notte..Io sapevo che lei voleva capire cosa stesse accadendo al nostro
matrimonio, ma io non potevo risponderle ..aveva perso il mio cuore a
causa di un’altra donna ..Giovanna..!! Io ormai non amavo piu’ mia
moglie…mi faceva solo tanta pena…mi sentivo in colpa, ragion per cui
sottoscrissi nell’atto di separazione che a lei restasse la casa, l’auto
e il 30% del nostro negozio..Lei quando vide l’atto lo strappo’ a mille
pezzi..!! ”Come.. ?! Avevamo passato dieci anni della nostra vita
insieme ed eravamo ridotti a due perfetti estranei..?!” A me dispiaceva
tanto per tutto questo tempo che aveva sprecato insieme a me ..per tutte
le sue energie..pero’ non potevo farci nulla..io amavo Giovanna..!!
All’improvviso mia moglie comincio’ a urlare e a piangere
ininterrottamente per sfogare la sua rabbia e la sua delusione..l’idea
del divorzio cominciava ad essere realta’.. Il giorno dopo tornai a casa
e la incontrai seduta alla scrivania in camera da letto che
scriveva..non cenai e mi misi a letto…ero molto stanco dopo una giornata
passata con Giovanna..Durante la notte mi svegliai e vidi mia moglie
sempre li’ seduta a scrivere…mi girai e continuai a dormire.La mattina
dopo mia moglie mi presento’ le condizioni affinche’ accettasse la
separazione..Non voleva la casa, non voleva l’auto ..tantomeno il
negozio…soltanto un mese di preavviso..quel mese che stava per
cominciare l’indomani..Inoltre voleva che in quel mese vivessimo come se
nulla fosse accaduto..!Il suo ragionamento era semplice : ”Nostro
figlio in questo mese ha gli esami a scuola e non e’ giusto distrarlo
con i nostri problemi”..Io fui d’accordo pero’ lei mi fece un ulteriore
richiesta..” Devi ricordarti del giorno in cui ci sposammo , quando mi
prendesti in braccio e mi accompagnasti nella nostra camera da letto per
la prima volta…in questo mese pero’ ogni mattina devi prendermi in
braccio e devi lasciarmi fuori dalla porta di casa ”..Pensai che avesse
perso il cervello , ma acconsentii per non rovinare le vacanze estive a
mio figlio per superare il momento in pace..Raccontai la cosa a Giovanna
che scoppio’ in una fragorosa risata dicendo: ”Non importa che trucchi
si sta inventando tua moglie…dille che oramai tu sei mio…se ne faccia
una ragione!”.Io e mia moglie era da tanto che non avevamo piu’
intimita’, cosi’ quando la presi in braccio il primo giorno eravamo
ambedue imbarazzati …nostro figlio invece camminava dietro di noi
applaudendo e dicendo:” Grande papa’, ha preso la mamma in braccio!”..Le
sue parole furono come un coltello nel mio cuore….camminai dieci metri
con mia moglie in braccio …lei chiuse gli occhi e mi disse a bassa
voce:”Non dirgli nulla del divorzio ..per favore…Acconsentii con un
cenno , un po’ irritato, e la lasciai sull’uscio..Lei usci’ e ando’ a
prendere il bus per andare al lavoro..Il secondo giorno eravamo tutti e
due piu’ rilassati …lei si appoggio’ al mio petto e..potetti sentire il
suo profumo sul mio maglione.Mi resi conto ch era da tanto tempo che non
la guardavo ….Mi resi conto che non era piu’ cosi’ giovane…qualche ruga ..qualche capello bianco….! Si notava il
danno che le avevo fatto!ma cosa avevo potuto fare da ridurla cosi’?Il
quarto giorno , prendendola in braccio come ogni mattina avvertii che
l’intimita’ stava ritornando tra noi….questa era la donna che mi aveva
donato dieci anni della sua vita, la sua giovinezza, un figlio… e
nei giorni a seguire ci avvicinammo sempre piu’ ..Non dissi nulla a
Giovanna per rispetto..!Ogni giorni era piu’ facile prenderla in braccio
e il mese passava velocemente..Pensai che mi stavo abituando ad alzarla
, e per questo ogni giorno che passava la sentivo piu’ leggera..Una
mattina lei stava scegliendo come vestirsi…si era provata di tutto, ma
nessun indumento le andava bene e lamentandosi disse:”I miei vestiti mi
vanno grandi, ‘.’.Li’ mi resi conto che era dimagrita tanto…ecco perche’
mi sembrava cosi’ leggera..!Di colpo mi resi conto che era entrata in
depressione…troppo dolore e troppa sofferenza pensai..Senza accorgermene
le toccai i capelli …nostro figlio entro’ all’improvviso nella nostra
stanza e disse :” Papa’ e’ arrivato il momento di portare la mamma in
braccio..( per lui era diventato un momento basilare della sua vita)..
Mia moglie lo abbraccio’ forte ed io girai la testa …ma dentro sentivo
un brivido che cambio’ il mio modo di vedere il divorzio..Ormai
prenderla in braccio e portarla fuori cominciava ad essere per me come
la prima volta che la portai in casa quando ci sposammo…la abbracciai
senza muovermi e sentii quanto era leggera e delicata …mi venne da
piangere..!L’ultimo giorno feci la stessa cosa e le dissi:” Non mi ero
reso conto di aver perduto l’intimita’ con te….Mio figlio doveva andare a
scuola e io lo accompagnai con la macchina…mia moglie resto’ a casa.Mi
diressi verso il posto di lavoro ..ma a un certo punto passando davanti
casa di Giovanna mi fermai ..scesi e corsi sulle scale…lei mi apri’ la
porta e io le dissi:”Perdonami..ma non voglio piu’ divorziare da mia
moglie…lei mi guardo’ e disse: Ma sei impazzito..?Io le risposi :” No…e’
solo che amo mia moglie…era stato un momento di noia e di routine che
ci aveva allontanato ..ma ora ho capito i veri valori della vita , dal
giorno in cui l’ho poortata in braccio mi sono reso conto osservandola e
guardandola che dovevo farlo per il resto della mia vita..! Giovanna
pianse mi tiro’ uno schiaffo e entro’ in casa sbattendomi in faccia la
porta.Io scesi le scale velocemente , andai in macchina e mi fermai in
un negozio di fiori.le comprai un mazzo di rose e la ragazza del negozio
mi disse: Cosa scriviamo sul biglietto?le dissi:”Ti prendero’ in
braccio ogni giorno della mia vita finche’ morte nn ci separi”Arrivai di
corsa a casa…feci le scale entrai e di corsa mi precipitai in camera
felicissimo e col sorriso sulla bocca….ma mia moglie era a terra
..morta..! Stava lottando contro il cancro …ed io che invece ero
occupato a passare il tempo con Giovanna senza nemmeno accorgermene.Lei
per non farmi pena non me lo aveva detto, sapeva che stava per morire e
per questo mi chiese un mese di tempo…si un mese…affinche’ a nostro
figlio non rimanesse un cattivo ricordo del nostro matrimonio….affinche’
nostro figlio non subisse traumi…..affinche’ a nostro figlio rimanesse
impresso il ricordo di un padre meraviglioso e innamorato della
madre.”Questi sono i dettagli che contano in una relazione…non la
casa….non la macchina….non i soldi…queste sono cose effimere che
sembrano creare unione e invece dividono.. A volte non diamo il giusto
valore a cio’ che abbiamo fino a quando non lo perdiamo..