Per “allergica alla tecnologia” si intende che la donna in foto è allergica a computer, telefoni cellulari, microonde e automobili.
O per essere più precisi ad ogni sorta di campo elettromagnetico (e
quindi per certi versi “smog”) che questi strumenti di comunissimo uso
producono.Si chiama Debbie Bird ed in vicinanza di onde
elettromagnetiche la sua pelle inizia ad aggrinzire e ad arrossire come
se ustionata, mentre le pupille le crescono fino a 3 volte la dimensione
naturale.
Di conseguenza, il marito le ha trasformato la casa in un bunker in
grado di schermare ogni sorta di onda elettromagnetica, con speciali
vernici ai muri, pellicole protettive ai vetri e piastra di argento che
richiude il loro letto matrimoniale. Anche le persiane sono in argento.Fortunatamente la donna può permettersi una televisione, rigorosamente
al plasma perchè i raggi gamma di quelle vecchio stile le provocano
anch’essi allergia.
Perfino il Wi-Fi le provoca la reazione cutanea: per questo motivo le
sue uscite di casa sono ridotte al minimo (si pensi che al giorno d’oggi
il segnale Wi-Fi lo si trova pressochè ovunque). Il guaio della donna è
che la sua condizione, chiamata grossolanamente “elettro-sensibilità”, non è riconosciuta ufficialmente a livello medico.
Fonte:
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