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martedì 28 febbraio 2012
giovedì 23 febbraio 2012
Si addormenta e si sveglia bambina,il dramma di Alanna Clicca qui..
Una bambina intrappolata in un corpo di donna, o una donna
costretta a comportarsi da bambina. Questa in poche parole la vita di
Alanna Wang, ma dietro questo facile riassunto si nasconde una malattia
che provoca alla 22enne di Seattle degli improvvisi attacchi di sonno
che possono durare anche 22 ore e dai quali si risveglia con le facoltà
mentali di una bimba di cinque anni...
Il disturbo si chiama Sindrome di Keine-Levin ed è dalle cause sconosciute e di difficile diagnosi. Alanna ne è affetta da quando aveva dieci anni, ma solo quando ne ha compiuti 18 i medici sono stati in grado di dare un nome alla sua malattia, inizialmente confusa con la schizzofrenia. Durante i momenti in cui si manifesta la sindrome, che possono durare ore, giorni o mesi (otto per il più lungo), Alanna non riesce a controllare il suo comportamento e parla come una bambina, non sa leggere e si sente confusa da tutto ciò che la circonda. Ad attacco terminato, non ricorda più niente di quello che le è accaduto, ma spesso ci sono dei segni evidenti, come l'aumento di peso. Durante le fasi della malattia, infatti, la ragazza che di solito mantiene uno stile di vita corretto non riesce a controllare la fame, e si avventa sul cibo spazzatura..
Prima che i medici le spiegassero che il suo disturbo è una neuropatologia, la giovane si sentiva a disagio con gli altri e a scuola è stata spesso vittima di bullismo. Da quando ha cominciato a gestire i suoi attacchi è andata a vivere lontano dai genitori, alle Hawaii, dove sta cercando di tenere sotto controllo la malattia e crearsi un avvenire. Non può frequentare normalmente il College, poiché gli attacchi improvvisi le impedirebbero di seguire le lezioni con continuità, ma sta studiando con un corso online in marketing managment e cerca di fare molto sport per evitare di tornare a pesare 83 chili, come è successo in una delle fasi più acute della malattia...
Fonte:
(Web)
Il disturbo si chiama Sindrome di Keine-Levin ed è dalle cause sconosciute e di difficile diagnosi. Alanna ne è affetta da quando aveva dieci anni, ma solo quando ne ha compiuti 18 i medici sono stati in grado di dare un nome alla sua malattia, inizialmente confusa con la schizzofrenia. Durante i momenti in cui si manifesta la sindrome, che possono durare ore, giorni o mesi (otto per il più lungo), Alanna non riesce a controllare il suo comportamento e parla come una bambina, non sa leggere e si sente confusa da tutto ciò che la circonda. Ad attacco terminato, non ricorda più niente di quello che le è accaduto, ma spesso ci sono dei segni evidenti, come l'aumento di peso. Durante le fasi della malattia, infatti, la ragazza che di solito mantiene uno stile di vita corretto non riesce a controllare la fame, e si avventa sul cibo spazzatura..
Prima che i medici le spiegassero che il suo disturbo è una neuropatologia, la giovane si sentiva a disagio con gli altri e a scuola è stata spesso vittima di bullismo. Da quando ha cominciato a gestire i suoi attacchi è andata a vivere lontano dai genitori, alle Hawaii, dove sta cercando di tenere sotto controllo la malattia e crearsi un avvenire. Non può frequentare normalmente il College, poiché gli attacchi improvvisi le impedirebbero di seguire le lezioni con continuità, ma sta studiando con un corso online in marketing managment e cerca di fare molto sport per evitare di tornare a pesare 83 chili, come è successo in una delle fasi più acute della malattia...
Fonte:
(Web)
mercoledì 15 febbraio 2012
giovedì 9 febbraio 2012
Assurdo..bimbo nudo sulla neve per fortificare il carattere..clicca qui per vedere il video..
Il video, ripreso più volte, mostra il bimbo trotterellare su un viale molto innevato, supplicando i genitori di prenderlo in braccio: la mamma e il padre lo esortano invece a continuare la corsa, e gli chiedono anche di sdraiarsi sulla neve. «Sono contrario. Bisogna dare ai piccoli un'infanzia felice», scrive uno dei blogger, che definisce «tremendi» i rei genitori. La stigmatizzazione è condivisa sul web da migliaia di irati cinesi.
He, padre del bimbo e capo imprenditore di Nankino (est della Cina), si sarebbe seriamente preoccupato della tempra del figlio, nato prematuro e in cattiva salute. Avrebbe optato per un metodo decisamente forte, per eliminare i possibili handicap. «Quando il piccolo aveva un anno - si è giustificato Xin, un
collega, per conto dell'intransigente manager - era stato portato a nuotare in acqua, alla temperatura di 21 gradi centigradi». E sulla corsa nella neve, «il bimbo era d'accordo».
L'indignazione degli internauti però rimane. Ed evoca un acceso dibattito sulle regole di una insegnante universitaria, Amy Chua, che ha diferso in un libro l'educazione «alla cinese». Stando alla donna, i bimbi dovrebbero subire interdizioni e praticare l'elitarismo, superiori al «lassismo» occidentale..
Fonte:
(Dal web)
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